Brian May, eletto dai lettori di Total Guitar come il chitarrista rock migliore di tutti i tempi, rilascia al redattore di TG Chris Bird una intervista esclusiva dove racconta come ha creato il suo sound unico e rende onore ai suoi eroi (sapete che era anche lo scopo del suo album solista del 1998, prima che diventasse Another World"?) e ai suoi amici, da Hendrix e Clapton per finire a Van Halen e Nuno Bettencourt

Cosa significa per te arrivare al numero della classifica di Total Guitard dei chitarrista rock più grande di tutti i tempi?

Sono assolutamente senza parole. Sono estremamente stupito. Devo dire che questo è completamente inaspettato. Ovviamente sono profondamente toccato dal fatto che le persone sentano questo di me. Sono sull'albero (metafora) dei grandi chitarristi. Credo che questo significhi che quello che ho fatto ha colpito le persone, questo sgnifica molto per me.
Non ho mai rivendicato di essere un grande chitarrista, nel senso di essere un virtuoso. Credo di aver solo cercato di suonare attraverso il mio cuore e questo è tutto...

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Forse dovresti riflettere sui musicisti che hai lasciato dietro nel nostro sondaggio? Hendrix è secondo.

Oh mio Dio, questo è davvero umiliante. Jimi è, ovviamente, il mio numero uno. E l'ho detto sempre. Per me è ancora qualcosa di superumano. E'  come se davvero venisse da un pianeta alieno e non capirò mai del tutto come ha fatto a fare quello che ha fatto. E ogni volta che ripenso a Hendrix mi sento entusiasta e stupìto e ho queste sensazioni oggi come allora, come se dovessi rinunciare a suonare la chitarra perché non riesco ad affrontarlo o dovrò davvero affrontarlo nel migliore dei modi e provare a fare ciò che è nel mio corpo e anima. Non ho mai smesso di imparare da Jimi. Abbastanza strano, in questi giorni raramente suono la sua musica ma è ad ogni modo qualcosa che è dentro di me.

Io credo che questo sia lo stesso per un sacco di persone. Non è cosi? Jimi è la base della musica con la chitarra.

Si, sono profondamente onorato. Non avrei mai potuto pensare che un giorno sarebbe successo. So che mio padre avrebbe un sorriso ironico sul suo volto.

Dopo Hendrix, c'è Jimmy Page. Come ti ha influenzato?

E' quasi della mia generazione ma un poco più vecchio e siamo andati nella stessa scuola primaria sebbene era, credo, due o tre anni avanti a me ed è molto quando sei piccolo. Cosi l'ho sempre guardato come un ragazzo del posto.
Stranamente, viviamo abbastanza vicini al momento. Per me, è un maestro dell'inventiva, questo dovrei dire. E Page è il protagonista in quello che  la musica rock è diventata dopo la sua nascita.
Non mi stanco mai di ascoltare quegli album degli Zeppelin e non lo farò mai. E' anche una sensazione divertente perché eravamo ragazzi e cercavamo di fare le nostre cose sperando di essere un giorno delle rock star e vivere la loro vita ed ascoltando Communication Breakdown e Good Time Bad Times e ricordo che avevamo quelle sensazioni come dire "Dio mio, fa quelle cose che voglio fare io e o mi arrendo o ci devo provare ancora più a fondo"

Credi che ci sia qualche parallelismo con Page visto che siete andati nella stessa scuola?

Ci deve essere stato qualcosa nell'acqua intorno alla zona di Richmond, Twickenham e Feltham perchè gli Yardbirds sono arrivati da li, come probabilmente sai. Due di loro sono andati nella mia scuola, Chris Dreja and il bassista Paul Samwell Smith. E ovviamente anche i Rolling Stones. E anche Clapton non era troppo lontano. Sono stato incredibilmente fortunato.

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E' divertente che tu abbia nominato Eric. E' arrivato quarto nel sondaggio.

Beh la cosa mi imbarazza perchè Eric è tutt'ora uno dei miei idoli, ovviamente. E' semplicemente meraviglioso. E' come quando le persone alla cerimonia dellOscar dicono: "e' bello essere in questa compagnia. Che onore straordinario".

Un altro chitarrista che penso ti interesserà è il tuo vecchio amico dai tempi del tuo Starfleet Project, Eddie Van Halen.
E' arrivato terzo.

Yeah, Eddie è inarrivabile. È uno dei pilastri dello sviluppo della tecnica della chitarra elettrica. Un ragazzo adorabile e sai, è divertente, durante il lockdown si inizia a guardare di nuovo la tua vita e uno dei miei rimpianti è per certa gente. Non parlo con Eddie da molto tempo e sono molto rammarico di questo. 
Vorrei cambiare questa cosa perché è un tipo fantastico, non solo un grande interprete ma uno spirito incredibile. Lo spirito è accecante e di nuovo non potresti mai stufarti di ascoltarlo. Eddie può prendere qualsiasi chitarra, e me lo ricordo dalle sessioni del Progetto SF: non importa che chitarra sia, la farà sembrare come la sua.
L'ho visto prendere un basso mentre stavamo facendo una demo e ha fatto il suono di Eddie Van Halen. È semplicemente sorprendente cosa può fare con quelle dita.




Ascoltanto lo Starflet Project si nota una grande sincronia tra il modo di suonare di Eddie ed il tuo. Vi completate benissimo l'un l'altro. Dipendeva dal vostro modo di suonare o dipendeva dal suono che stavate trovando?

Fu un grande momento, E' uno di quei momento che ricordo sempre con affetto. Eravamo in una piccola pausa dai nostri progetti. I Queen erano in pausa e credo che Van Halen non stesse facendo molto e il mio vicino di casa, Alan Gratzer, dei REO non stesse nemmeno lui facendo molto e facemmo qualcosa insieme. E' una delle poche occasioni dove ho fatto la prima mossa. Mi sono alzato, ho telefonato e ho detto: "dobbiamo farlo?". Credo che ai tempi fosse una cosa nuova per me. Ero abituato a rispondere alle chiamate delle altre persone. Cosi ho avuto il coraggio di farlo e siamo andati in uno studio a suonare dal vivo. Era tutto dal vivo. Quello che le vostre orecchie ascoltano è esattamente quello che è successo in quei momenti. Era elettrizante oltre ogni immaginazione.  L'adrenalina che scorreva nei nostri corpi fu straordinaria.
E credo che la cosa che ci ha unito fu probabilmente il blues, perchè sia io che Edward abbiamo nel nostro DNA il blues e abbiamo poi virato in qualcosa decisamente diverso.
Ma quando abbiamo iniziato in particolare la canzone "Blues Bracker" credo che era come avere Eric Claptn nelle nostre menti e le persone che in Clapton rivivono come BB King, Muddy Waters. Fu il potere del blues che ci ha unito.
Ricordo Eddie dire: "Mi hai fatto suonare in un modo che non facevo da anni".
In maniera più semplice e attraverso il cuore e con quel tipo di sensazioni.
Fu un grande momento!

Abbiamo anche dell'Heavey Metal nel sondaggio, Vuoi sapere che arriva ora?

Oh, Dio, Tony Iommi?




Esatto. Ovviamente da anni ci sono stati rumors di collaborazioni tra voi due. C'è qualche possibilità che succeda?


Credo ci sia una possibilità. Abbiamo parlato molto di qualsiasi altra cosa.. ma abbiamo parlato molto. Nel mondo della musica è il mio amico più caro e questo da molti anni. Potrei scrivere libri su Tony è il più.... non so nemmeno come dirlo, è un essere umano straordinario, con una squisita gentilezza e uno sconcertante senso dell'umorismo.
E ovviamente è il padre del heavy metal. Lo ha fatto, Ha permesso che succedesse. Attraverso le sue dita e la sua mente. Egli indosserà per sempre questa medaglia. E' mia opinione che abbia creato l'heavy Metal. Credo che molte persone siano d'accordo con me.

Siamo rimasti davvero soddisfatti del risultato del sondaggio. Sembra molto rappresentativo

Spero che non ti dispiaccia che lo dica, ma la cosa divertente del suonare la chitarra è che non puoi davvero valutarlo. Non si può davvero dare dei punteggi. Questa sarebbe la mia risposta. Sono molto onorato che le persone lo abbiano fatto ma ogni chitarrista ha un suo marchio e un proprio spirito. Non so se è la stessa cosa con altri strumenti ma mi è sempre sembrato che la chitarra è forse lo strumento più espressivo perchè chiunque può prendere una chitarra e fare fare un pò di rumore in modo da colpire le persone. Cosi siamo tutti diversi.
E penso che quando le persone vedono questo sondaggio, posso vedere i commenti: "che ne dite di Stevie Ray Vaughan?" E avrebbero ragione.
Dove è Steve Vai? Dove è Joe Satriani? Ed è vero perchè c'è un arcobaleno di chitarristi e non si possono mettere in una sorta di gerarchia.
Semplicemnte bisogna godersi il loro materiale. Ad ogno modo, sono decisamente felice. Potrebbe essere contradditorio è il modo in cui mi sento.
Sai, non è mai stata una competizione per me, è sempre stata una questione di gioia. E se vedo che un chitarrista brillante ho ancora quella fitta di felicità: "Oh mio Dio, io non riesco a fare quello!". Quando li incontro e dico loro: "tu fai quello e io non riesco", anche se non credo di essere un virtuoso, ho qualcosa, mi è stato detto che ho qualcosa.



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A proposito di suono, ovviamente la red special è il cuore del sound dei Queen. Avevi in testa quel suono quando l'hai realizzata o è stato un processo di evoluzione del suono?
Un pò di ciascuna delle due. Penso che avevo un tipo di suono nella testa, volevo che fosse la mia voce. Ed ero stato ispirato da certi momenti di chitarra, suonati un pò da Hendrix, un pò da Clapton.
Il solo di Hi to the silver lining di Jeff Beck per me è ancora, non so dove sia nel vostro sondaggio, una sorte di perfezione irraggiungibile.
E' in una categoria a parte. Quindi sono stato ispirato da cose come quelle e volevo che la chitarra avesse una voce. Volevo che avesse i toni tenui di un cantante ma anche "le consonanti", una specie di definizione di ciò che ti da le parole quando canti.
Quindi ho cercato questo.
E ho costruito una chitarra con questo in testa e credo che con un pò di fortuna e con un pò di capacità ho realizzato una chitarra che ha risposto alle mie richieste e c'è un'altra storia perche tutte le fender e le Gibson all'epoca erano state realizzate in un modo tale che non mi trasmettevano quel feedback.

Che ci dici della tua esperienza con l'amplificazione?

Ho provato tanti amplificatori ed è andato tutto bene. Ma c'è stato un giorno, beh, è arrivato a Rory Gallagher - sto citando tutti i grandi nomi che mi ispirano..
Sono andato a vedere Rory Gallagher al Marquee una sera. Io e i miei compagni ci siamo nascosti in bagno mentre tutti venivano fatti uscire dopo il concerto e siamo andati da Rory e gli abbiamo detto: "Come fai ad ottenere quel suono fantastico?".
E lui fu la persona più deliziosa del mondo. Prese un sacco di tempo per mostrarcelo.
Disse: "Beh, è solo questa chitarra, sai Brian" - era come questa!
E ho questo amplificatore Vox AC30 e ho questa piccola scatola, un treble booster, un piccolo trebe booster di marca Rangemaster.
E poi disse: "E' questo. è sempre stato questo".
Cosi uscimmo e il giorno dopo andato in Wardour Street e comprai due AC30 - usando tutti i soldi che avevo sul mio conto bancario perchè ero uno studente - e ho trovato un Rangemaster.
Ci ho collegato la mia chitarra ed era li (il suono NDR).
E penso che da allora non sia cambiato molto.L'ho potuto sentire. Era splendido. Ruggiva.
Avresti potuto ascoltare le note all'interno di un accordo se lo sostieni un pò.
E ora ho capito il perchè.
L'AC30 funziona in modo differente rispetto a molti degli altri amplificatori e ti da una transizione graduale in compressione e distorsione è che la "voce" che ho sempre voluto. 

Ma la cosa divertente è che il suono delle persone, sono sicuro che avrai sentito questa cosa tutte le volte, è nelle dita.
Ricordo che quando ho suonato con Hank Marvin, un altro grande nome che suggerisco, un mio grande eroe e ora fortunamente un mio amico.
Ho suonato con Hank Marvon e ha preso la mia chitarra e ho pensato: "Dio mio, come sarà il suono?"
Beh, gente, suonava come Hank Marvin. Il suono è nelle dita.
Ho avuto il piacere di scoprirlo molte volte.
Con Duane Eddy è stato lo stesso.
Non importa quale chitarra imbracci, sai, ha suonato la mia che chitarra quando eravamo in tour, un brivido.
(Il suono) era li. E' nel modo in cui le persone suonano, penso.
E devo dirlo anche riferito a me. Ricordo che ho usato le chitarre degli altri e hanno detto: "oh, non è la tua chitarra mai sei tu" e ho risposto.. "beh, non so!"

ora le chitarre di Brian May e gli amplificatori di Brian May sono entrambi disponibili.
Con la tecnologia è possibile avvicinarsi seriamente al sound dei Queen. Ma quale è l'ultimo ingrediente segreto?
 

Credo sia il modo con cui interagisci con la tua strumentazione. Lo ripeto, è uno strumento molto espressivo perchè ci sono molti modi di usarlo. 




TO BE CONTINUED
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