Nel 2012 Spike Edney annunciò che aveva lanciato a Roger Taylor l’idea di esibirsi in una eccezionale reunion con i Cross, band extra Queen fondata dall’allora biondissimo batterista e dai più dimenticata (e dimenticata anche dal medesimo Taylor, possiamo dire).  Roger aderì alla proposta. Il resto è storia dei giorni nostri. O di sabato scorso, se vogliamo essere più precisi. Sia mai che qualche pignolo da Pisa sia in giro e venga a farci le pulci.

La reunion dei Cross viene organizzata in concomitanza con l’annuale show natalizio della Sas Band di Spike Edney, che anche quest’anno si è svolta al G Live, in quel di Guildford, amena e ridente località nel Surrey, a 30 minuti di treno da Londra, cittadina nota anche per essere distante pochi km dalla casa di Roger Taylor e per l’incredibile resistenza al freddo delle più giovani abitanti del luogo. Ma su questo torneremo in seguito.

La trasferta in terra d’Albione non comincia certo bene per i fans italiani che hanno programmato il loro arrivo il giorno stesso del concerto. Questo perché qualcuno alla Ryan Air la notte prima decide di giocare con i computer, mandando in tilt per tutta la mattina gli arrivi all’aeroporto di Stansted. Quindi qualche ritardo, qualche imprecazione, qualche cambio di volo, ma tutti lieti e giulivi, alla fine arriviamo a Londra e successivamente a Guildorf, dove dalle decorazione nelle strade sembra che sia già Natale.

L’evento organizzato da Spike richiama un discreto pubblico, circa 800 persone provenienti da tutto il mondo, perone che hanno affollato il G live non facendo mancare il sostegno agli artisti che si sono esibiti. Prima della tanto attesa reunion, si è esibita la SAS Band con un classico repertorio di brani provenienti da vari artisti.  Standing Ovation per Midge Ure. Davvero fenomenale.

Ma alla fine eravamo tutti a Guildford per i Cross e la seppur ottima Sas Band dopo un po’ ha iniziato a stancare. L’attesa è finita verso le 22.00 (minuto più, minuto meno) quando finalmente la band è salita sul palco.

Devo ammettere di non essere un grande appassionato dei Cross, vuoi anche perché la maggior parte della loro produzione musicale risentiva pesantemente del sound anni ’80, non il mio genere, ma il tutto è stato sicuramente ripagato da una serata piacevolissima.

Non potevamo aspettarci una serata perfetta, ovviamente, essendo la prima (e unica data) che i Cross eseguono dal loro ultimo concerto, (da qui la ricorrenza del ventennale) ma dopotutto, con un po’ di obiettività, la band ha dato tutto e si è esibita al massimo della propria possibilità per circa un'ora di ottima musica, molto di più di quello che potevamo immaginare. L’esecuzione dei brani è stata davvero buona e non ricordo grandi errori o strafalcioni. Probabilmente sono state fatte delle prove nelle settimane scorse.

Un pochino più in difficoltà il buon Roger, con un repertorio diverso da quello in cui si è esibito più recentemente (Say it's not true, poi Say It's not true e per finire, ancora Say It's not true), coadiuvato spesso da un leggio da cui leggeva tranquillamente i testi delle canzoni. Un monitor, come usano ormai tutti, sarebbe stato più discreto sicuramente, ma la serata era cosi particolare, il pubblico cosi ben disposto che di sicuro l'uso del leggio non deve essere condannato. Non sparate sul pianista, quindi. E nemmeno sul batterista.

E del resto, come ha detto Roger introducendo una canzone: ‘questa è una vecchia canzone.. a dire il vero, sono tutte vecchie canzoni’… quindi, perdoniamolo!

Vocalmente Roger ha sorpreso. Dopo qualche difficoltà nella prima canzone, la sua voce ha retto bene e se devo dire davvero cosa mi ha colpito di più della serata, devo dire che è stata la sua forma (le sue forme sono ben note e fasciate all'interno di una orribile palandrana color vinaccia). In Fun On Earth (di cui, giustamente, non ha eseguito alcun pezzo), mi sembrava che anche lui, come il riccio compagno d’avventura nei Queen, fosse in fase calante, ma questa esibizione mi ha rincuorato. Anche per la voglia di fare ancora musica che mi ha trasmesso. Non lo farà più a tempo pieno, è probabile, ma di sicuro continuerà a farla. Del resto, un vero rocker non smette mai di esserlo.

La band ha pertanto eseguito un serie dei brani migliori dei Cross incisi in tre anni, a cui è stato aggiunto il brano solista Man On Fire che però veniva eseguita sempre durante i loro concerti. Davvero piacevole questo ritorno al passato!

C’è stato spazio anche per tre canzoni cantante rispettivamente da Spike Edney (leggi QUI una bella intervista), Peter Noone (deve essere stato ibernato, perché dimostra 30 anni) e Clayton Moss. Del resto nei Cross c'erano anche loro. Solo gloria per Joshua McRae, che pesta sulle pelli della sua batteria come ai tempi d’oro.

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Cross – reunion – Guildford 07.12.2013

In Charge Of My Heart
On Top Of The World
New Dark Ages
Man On Fire
Ain’t Put Nothing Down – Clayton Moss
Liar – Peter Noone
Dirty Mind – Spike Edney
Cowboys And Indians
Power To Love
Heaven For Everyone
Sister Blue
Final Destination

Che la serata sia piaciuta anche ai diretti interessati è confermato anche dai medesimi Cross, che con un messaggio postato nella pagina FB della SAS Band, cosi hanno ringraziato il pubblico intervenutoi:

"We hope those of you who were able to join us at G Live on Saturday enjoyed the show. We all had a GREAT time! It was worth all of the hard work and as you can see from the photo, we're still friends! Thank you to everyone who came to celebrate our 20th Anniversary with us; especially those who'd travelled so far from Argentina, Japan, Europe, etc. You guys are amazing and it was great to see so many old friends and familiar faces in the audience! We will be posting more photos from Saturday night's show over the course of the week. Cheers."

In sintesi che dire… serata splendida, rilassata, con vecchi amici, vecchie canzoni e vecchi artisti. Una serata che ti rende felice di esserci stato, ti rende felice anche questa volta di essere stato parte, seppur in minima parte, della storia di una grande band, i Queen, e di tutto quello che gli gira attorno. Cross compresi!

E felice di poter dire: ‘i Cross dal vivo? Li ho visti!

Che si sono meritati davvero tutti gli applausi e tutto il calore che il pubblico ha donato loro!

Calore che, evidentemente, ha colpito anche le giovani di Guildford, visto che all’esterno del Glive, con una temperatura vicina allo zero, ne abbiamo vista più di una camminare per la città scalza e mezza nuda.

Potevamo perdere l’occasione di farci onore e di riscaldarle?

Photo courtesy by Thomas Zeidler - www.wegotit.at

 

 

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