I segreti degli ingegneri del suono: Justin Shirley Smith, Joshua J. Macrae e Kris Fredriksson

Il momento culminante del biopic sui Queen,Bohemian Rhapsody, è una meticolosa ricostruzione del loro show più famoso, utilizzando un nuovo mix delle registrazioni audio originali.

Traduzione di Cristina Merlo

Articolo originale di Sound On Sound - UK 2019 scovato da Enzo Siani


Nel momento in cui leggerete questo articolo, Bohemian Rhapsody potrebbe aver già  incassato più di un miliardo di dollari in tutto il mondo.
E' già il biopic campione d'incassi di tutti i tempi, e il film drammatico che ha incassato di più senza scene d'azione o fantasy.
Rami Malek è stato molto apprezzato per la sua sorprendente interpretazione di Freddie Mercury, e mentre stiamo scrivendo, il film ha già vinto 4 dei cinque Oscars per i quali era nominato.
Il manager dei Queen, Jim Beach, ha prodotto film, il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor sono stati coinvolti in quasi tutti gli aspetti della realizzazione, che ha richiesto non meno di 8 anni.
La musica dei Queen, ovviamente, è fondamentale per il successo del film, e le registrazioni originali della band sono state utilizzate per la maggior parte.
La colonna sonora è stata premiata con un BAFTA per il miglior suono a John Casali (production sound mixer), Tim Cavagin (re-recording mixer) e John Warhurst (supervising sound and music editor).
Il film ha vinto anche l'Oscar per il migliore mix e montaggio audio, e il quintetto ha fatto miracoli con i dialoghi riuscendo ad amalgamare il tutto nella versione definitiva.
La musica dei Queen è stata messa a disposizione dai tecnici del suono della band che sono Justin Shirley-Smith, Joshua J Macrae e Kris Fredriksson.
May e Taylor sono accreditati come produttori musicali esecutivi mentre Macrae, Fredriksson e Shirley-Smith sono accreditati come co-produttori.
Macrae è l'ingegnere del suono di Roger Taylor e manager dei The Priory Studio (gli studi di registrazione di Taylor) mentre Shirley-Smith e Fredriksson sono gli ingegneri di Brian May e si occupano del suo studio privato, Allerton Hill Studio, entrambi si trovano nel Surrey.
I tre ingegneri si sono divertiti a mixare e co-produrre quasi tutti le registrazioni in cui i Queen, Taylor e/o May sono stati coinvolti negli ultimi decenni, incluse 14 tracce della colonna sonora originale di Bohemian Rhapsody, le altre 8 sono originali.
La colonna sonora da sola ha raggiunto la posizione numero 1 delle classifiche in molti Paesi, si è posizionata al nr. 3 nelle classifiche inglesi e americane e rimane ancora nelle posizioni più alte quattro mesi dopo la pubblicazione.


Needle-drops e altro

Il coinvolgimento di Macrae, Fredriksson e Shirley-Smith cominciò con una visita di John Warhurst, il supervisore del suono del film.
Macrae:”Quando John venne ad incontrarci, la troupe aveva in mente di registrare ex novo tutte le canzoni dei Queen che sarebbero state utilizzate nel film. Penso che John, in passato, avesse partecipato a numerosi film dove non c'era una connessione positiva con gli artisti coinvolti e non poteva avere accesso alle copie originali, così erano preparati a percorrere la strada della registrazione di ogni nota e voce. Infatti avevano già ingaggiato un arrangiatore che aveva una buona conoscenza e comprensione della musica dei Queen e stavano discutendo a chi far suonare le parti della chitarra, ecc.
Quando John arrivo' con la sceneggiatura chiese 'Cosa avete per noi?', chiaramente non si aspettava molto.”
Shirley-Smith: “Quello che volevano è ciò che viene chiamato 'needle-drops' (versione di una traccia trasferita da vinile su supporto digitale o in altri fomati), sono semplicemente le registrazioni originali in studio che vengono suonate nel film.
Le altre erano esibizioni dal vivo. 
Per i needle-drops la sua prima domanda fu 'Avete gli originali delle multitracce?' La risposta fu affermativa e, ancora meglio, avevamo già pre-mixato alcune STEMS (Un file Stem è un file audio che contiene una traccia suddivisa in quattro elementi musicali: uno Stem di percussioni, uno Stem di bassline, uno stem armonico e uno stem di effetti o vocal, ad esempio. Il file include anche il master stereo originale della traccia per la riproduzione standard.) di questi masters essendo stati già ultilizzati per altri progetti.
Con sua sorpresa e piacere, gli abbiamo detto che avevamo anche le registrazioni multitraccia di molti live, ciò significava che non avrebbero dovuto registrare ex novo nemmeno quelle.
“Le registrazioni dal vivo che avevamo erano di buona qualità, cosa molto importante perchè i produttori del film erano molto puntigliosi rispetto agli standard richiesti.
Le registrazioni che abbiamo, ad esempio dell'Hammersmith Odeon e del Rainbow Theatre degli anni 70, sono stupende. Mentre parlavamo, John era sempre più felice nel rendersi conto di quanto materiale originale dei Queen poteva essere utilizzato. Ci ha poi chiesto se avremmo potuto realizzare degli 'stems' su tracce dove non ce n'erano e gli rispondemmo nuovamente di sì; non poterono credere alla loro fortuna!”


Muovere le montagne

Per capire come e perchè Shirley-Smith, Macrae e Fredriksson erano così ben preparati quando Warhurst bussò alla loro porta dobbiamo fare un piccolo passo indietro.
Un particolare importante alle origini è che i tre hanno lavorato per molto tempo con Taylor e May. “Lavoro con Roger dal 1987” spiega Macrae, “Ho suonato la batteria in una band con lui, i Cross, fino al 1991 e poi ho cominciato a fare il tecnico del suono. Ci siamo trasferiti nei locali in cui siamo ora nel 2004. Lo studio è privato ma occasionalmente viene usato da amici. Nel vecchio studio avevamo una consolle Amek Mozart a 56 canali, ma qui ci troviamo a nostro agio completamente.”
“Suonavo la batteria e suono ancora la chitarra e un po' il piano”, continua Fredriksson. “Ho studiato musica e ingegneria , ho cominciato a lavorare per Brian nel 2001, avevo già lavorato presso i Mountain Studios di Montreux prima di allora. C'è così tanto da fare nel mondo dei Queen che è un lavoro a tempo pieno per tutti e tre. Ci occupiamo dell'archiviazione, ci sono progetti come il film Bohemian Rhapsody, una nuova canzone di Brian (New Horizons) uscita a capodanno, è spesso ospite di altri artisti e c'è tutto il catalogo dei Queen a cui badare che implica il rimasterizzare, remixare, ristampare e così via. Sono parecchi lavori in uno e non rimane tempo per nient'altro. E' folle, ma buono!”
“Ho preso lezioni di piano, violino e violoncello da bambino” aggiunge Shirley-Smith, “e poi ho suonato la chitarra in una band e scritto canzoni. Avevo fatto domanda per lavorare in alcuni studi di registrazione a Londra, ma ho ottenuto il lavoro ai Mountain Studios di proprietà dei Queen a 18 anni, nel 1984. Faccio parte della famiglia dei Queen da molti anni ormai! I Mountain Studios erano degli studi commerciali quindi ho lavorato con molti altri artisti. David Bowie, che viveva lì vicino e andava e veniva, ci lavorarono anche Chris Rea, AC/DC ecc. e molti progetti inerenti il Montreux Jazz Festival. Brian mi chiese di andare in Gran Bretagna nel 1991, prima che Freddie morisse, per finire il suo album solista (Back To The Light,1992). Avevamo una piccola consolle e 2 macchine a 24 tracce della Sony e un'enorme biliardo che fu messo in un angolo. Successivamente Brian acquistò una consolle Neve Vr a 60 canali che si trova ancora là.”
Oggi i Mountain Studios sono un museo dedicato ai Queen, la cui attrazione principale è  la stanza in cui Freddie incise le sue ultime tracce vocali, nel maggio del 1991, registrate da Shirley-Smith e Dave Richards.
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Per i posteri

Come spiega Fredriksson, la lunga esperienza del trio  significa che hanno acquisito una profonda conoscenza della storia delle registrazioni dei Queen.



Tutti e tre, insieme all'archivista Greg Brooks, siamo impegnati con la nastroteca, che è un altro lavoro rispetto alla gestione di uno studio. A volte facciamo i trasferimenti in uno degli studi, a volte in altre strutture, mentre le camere di sicurezza si trovano in luoghi diversi, dipende dai formati,e per ovvie ragioni, non vogliamo correre il rischio di perdere tutto! Lo scopo è di preservare ogni singola registrazione dei Queen ma, dato che ce ne sono così tante, quello che archiviamo in qualsiasi momento è sempre un progetto guidato.

Abbiamo cominciato anni fa con il materiale importante, i masters da un quarto di pollice degli albums, e li abbiamo copiati in altri formati analoghi, successivamente, quando fu disponibile, li abbiamo riversati in formato digitale, poi nel 2002 quando abbiamo ottenuto 192kHz cominciammo a copiare i masters multitraccia.”




Shirley-Smith: “La cosa divertente è che più è obsoleta la tecnologia, più è resistente, così, nel processo di archiviazione, ci siamo concentrati in quello che chiamiamo 'eradication project' (progetto di sradicamento), per esempio registrazioni U-Matic e DASH. Queste sono le più vulnerabili e soprattutto non sapevamo fino a quando avremmo avuto a disposizione i supporti per poterle ascoltare. Nastri simili, ad esempio quelli a due pollici, sono più robusti nonostante debbano essere “scaldati”. Abbiamo un incubatore che può contenere 12 bobine da due pollici. D'abitudine scaldiamo i nastri analogici a 50°C, e questi nastri suonano senza problemi sul nostro Studer A827 a 24 tracce, è uno degli ultimi che sia mai stato prodotto. Penso sia un Gold Edition.”


Fredriksson. “I successivi album dei Queen furono registrati su due macchinari a 24 tracce, così avevamo a che fare con 48 tracce audio. Se poi copi anche tutte le bobine con le tracce tagliate finisci per avere molto altro materiale! Nel corso degli anni 2000 iniziammo a creare dei mix 5.1 di ogni canzone dei Queen, e abbiamo anche distribuito canzoni dei Queen per parecchi films, ad esempio 'Blades of Glory (2007)' ha usato la canzone 'Flash'.

In tutti quei casi abbiamo dovuto creare degli STEMS delle canzoni, ciò significa che dovevamo riversare tutti i mix (reverse engineering).

Questo comprendeva , prima di tutto, esaminare tutto il materiale per essere sicuri di usare le tracce corrette e le modifiche."

Shilrley- Smith: "La chitarra e specialmente le parti vocali, possono occupare fino a 6/7 tracce e a volte le composizione venivano fatte direttamente sul desk, così non c'era una singola traccia sul multitraccia per cui potevi dire: 'Questa è la composizione vocale principale'. Nei casi in cui c'erano quel tipo di tracce, dovevamo 'smontarle', creando ancora la stessa composizione dai nastri di prima generazione perchè per alcune canzoni avevamo dovuto saltare da un multitraccia a un altro.. Così siamo dovuti tornare indietro di una  o due generazioni, e una volta ottenute le esibizioni corrette dovevamo ricomporle, e spesso fare un restauro dell'audio (CEDAR).

Combinare i mix

Il reverse-engineeringdei mix (per ingegneria inversa nel campo della produzione audio credo si intenda un processo con cui le tracce vengono scomposte nei loro elementi di base per poi essere riassemblate e rielaborate al mixer, non ho trovato informazioni specifiche di applicazione in questo settore) non consisteva solo nell'estrarre le spesso complesse sovraincisioni e revisioni di Roy Thomas Baker, e di altri produttori come Reinhold Mack e Dave Richards; prima bisognava compilare accuratamente ogni elemento su Pro Tools (Pro Tools è un sistema di Digital Audio Workstation sviluppato da Digidesign Avid Technology. È uno degli strumenti software più usati per l'elaborazione e la produzione digitale di musica, a livello professionale), ma anche restaurare l'audio. 

Macrae, Fredriksson e Shirley- Smith hanno anche dovuto remixare queste sessioni, realizzando i loro nuovi mix im modo che suonassero esattamente come gli originali.

Fredriksson: "I Queen spendevano molto tempo nella stesura delle canzoni, poi le arrangiavano e le provavano prima di andare in studio, dopodichè le avrebbero registrate e sovraincise aggiungendo dettagli incredibili. Alla fine c'era il processo di mixaggio che era, di per se stesso,  una vera performance!  
Tutti lavoravano sul desk e usavano ogni trucco possibile tipo il vari-speeding e, generalmente, si divertivano a giocare con il mixer. Se confrontate le tracce 'nude' sul multitraccia al risultato finale mixato c'è spesso una differenza fenomenale.  In più, molti di questi mix venivano realizzati per sezioni e poi modificati insieme."


Shirley-Smith: "Nell'approcciarsi ai loro mix originali dovevamo sapere dove le canzoni erano state mixate, che pannello (del mixer) era stato usato, e così via; questo ci avrebbe dato un buon punto di partenza”.

E' un processo molto accurato per ottenere esattamente lo stesso mix e poi registrarlo in formato STEM.
Con le sessioni più recenti ci sarebbero stati dei promemoria ma negli anni 70 e nei primi anni 80 non si faceva, in alternativa c'erano, a volte, dei foglietti su alcune tracce per avere una piccolo aiuto."

Macrae:"Benvenuti nel nostro mondo! 



Occasionalmente chiedevamo a Brian o Roger se ricordassero dei particolari ma, naturalmente, abbiamo lavorato con loro per così tanto tempo che alcuni di noi erano presenti durante i mix originali. Poi, dopo tutti questi anni sappiamo cosa piace a Roger e Brian e non rischiamo di bloccarci.

Molti plug-ins UAD ci sono stati d'aiuto nell'affrontare questi mix. Ci sono dei plug-in di emulazione dei canali e cose del genere, e una volta che hai trovato la giusta imitazione della regolazione utilizzata in origine, puoi concentrarti sul suono a cui stai lavorando molto più velocemente che usando un plug-in casuale."

Shilrey- Smith: "Detesto dover fare le cose due volte, così siamo stati molto metodici.
Abbiamo ascoltato ogni nastro trasferito su WAV dall'inizio alla fine, inclusi i toni e i bits vuoti, non solo le parti che ci servivano, registrato ciò che avevamo nel database in modo da non dover tornare agli originali un'altra volta.

Per la stessa ragione, dopo che avevamo 'sezionato' (reverse engineering) un mix, lo stampavamo in formato STEM. Questo significa anche che avevamo STEMS per molte tracce. Questi STEMS premixati possono essere usati per qualsiasi film, e naturalmente i realizzatori di Bohemian Rhapsody ne furono molto contenti. Con questo vantaggio Paul Massey è poi riuscito ad aggiungere la sua magia in fase di doppiaggio.
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Riunire la band

Il 'reverse-engineering' (vedi nota sopra) e le registrazioni live erano solo una parte del lavoro di Fredriksson, Shirley-Smith e Macrae sulla colonna sonora di Bohemian Rhapsody.
Hanno anche mixato da zero il famoso concerto dei Queen al Live Aid e realizzato alcune nuove registrazioni, degna di nota è la fanfara di apertura della 20th Century Fox.

Altre tre canzoni della colonna sonora contengono alcuni elementi registrati recentemente: 'Doing All Right', 'Don't Stop Me Now' e 'We Will Rock You'.

Queste ultime due sono tra le greatest hits dei Queen ma 'Doing All Right' fu scritta e interpretata originariamente dal gruppo degli Smile, i cui membri erano May, Taylor e il bassista e cantante Tim Staffell.
Fredriksson: "'Doing All Right' è quasi come una nuova registrazione. C'è una piccola sezione nella parte centrale che arriva da un'incisione inedita degli Smile nel 1969, avevano un contratto con la Mercury Records! Nel film si vede la band esibirsi su quella canzone, e hanno voluto registrarla ex novo, così abbiamo organizzato una sessione con Tim ad Abbey Road, dove ha cantato e suonato il basso. Tutti e tre i membri della band originale cantano una strofa così si sono riuniti dopo 50 anni ed è stato molto emozionante."
Shirley-Smith: " Con 'Don't Stop Me now' , durante la rimasterizzazione nel 2011, abbiamo riportato alla luce tutti i mix grezzi, i provini non utilizzati e trovato questa chitarra ritmica che per qualche motivo non era mai stata usata. Ai tempi abbiamo realizzato un mix includendo quella chitarra e poi Brian ha sovrainciso tutte le chitarre da zero nel modo in cui le suona oggi, il che dona alla canzone un clima completamente diverso.
Il mix  di 'We Will Rock You'  è condizionato da ciò che succede nel film. Nella sceneggiatura originale comincia con Brian in studio che spiega come inizia la canzone, e poi taglia sulla scena dell'esibizione dal vivo. Ed è così che abbiamo concepito la canzone. Ma nel film poi è stata cambiata: prima c'è la scena nello studio, poi dal vivo e poi di nuovo nello studio. Tuttavia questo non avrebbe avuto alcun senso ascoltando solo l'audio, così Roger e Brian decisero di inserire la modifica originale nell'album della colonna sonora."

Si fa la storia 

Il pezzo forte di Bohemian Rhapsody, il leggendario concerto del Live Aid. E' il punto culminante ed emotivamente toccante del film, nonchè il segmento più importante della colonna sonora, con 4 canzoni (delle 6 suonate in totale). L'esibizione dei Queen impressionò il pubblico del Wembley Stadium, nonostante tutto, precisa Fredriksson, "I Queen non erano presenti nel programma originale e sono stati aggiunti quando l'evento era già sold out quindi non era nemmeno il loro pubblico!"



Il concerto non era mai apparso prima in un album, ma i mix stereo originali e le riprese furono pubblicate in un set di 4 DVD del Live Aid nel 2004. Tre anni dopo, compare come contenuto extra su una edizione speciale del DVD Queen Rock Montreal, mixato da Shirley-Smith e Fredriksson dai multitraccia originali.
Per Bohemian Rhapsody, Shirley-Smith, Macrae e Fredriksson decisero di rifare l'intero mix. Sono riusciti a farlo solo grazie alla cortesia, al coraggio e alla lungimiranza di Jeff Griffin, il coordinatore del concerto al Wembley Stadium per conto di BBC Radio 1, il cui atteggiamento era in netto contrasto con lo staff americano, che cancellò le registrazioni del concerto al Philadelphia Live Aid.
Shirley-Smith. "Bob Geldof disse a Jeff che non era autorizzato a registrare il concerto in multitraccia perchè alcuni artisti altrimenti non avrebbero partecipato. Ma Jeff gli disse 'Mi dispiace, questo è un evento di portata storica , non posso non documentarlo' Se non fosse per Jeff, non avremmo avuto delle registrazioni multitraccia decenti. Ad ogni modo, in quelle circostanze non riesci mai ad ottenere una registrazione perfetta, con sole 24 tracce , tutte le band che si susseguono rapidamente suonando dei brevi set. Avevano progettato un palco circolare rotante  diviso in 3 sezioni così ogni esibizione poteva essere allestita su un terzo del cerchio, e poi venivano letteralmente fatti ruotare. Era incredibile, è un metodo tutt'ora utilizzato. Nonostante ogni band usasse le proprie attrezzature e impostazioni, c'erano sempre dei problemi tecnici sulla qualità delle registrazioni

"Ad esempio, c'erano delle piccole distorsioni sulla voce di Freddie. Questa fu una delle ragioni per cui lo staff del film pensò che avrebbero avuto bisogno di un doppione vocale. Pensavano che avrebbero avuto bisogno di un suono perfetto che si sposasse con l'alta definizione delle immagini, così quella leggera distorsione della voce non sarebbe stata abbastanza buona per un film di Hollywood. Infatti si tennero delle sessioni a Abbey Road durante le quali registrarono un cantante che imitava ogni traccia vocale di Freddie e che volevano usare nel film. La ragione era duplice: una era che dovevano rendere credibile il passaggio tra il cantato e il parlato, con Rami che parla,  per quello è molto più facile lavorare con un registrato perfetto. Secondariamente, quando registri la voce solista in un concerto  dal vivo non è mai incontaminata. Lo staff del film commentava su questioni tipo 'I rullanti si distorcono nel cantato.' o 'C'è un piccolo scricchiolio qui.'

"Alla fine, fu presa la decisione di lavorare con le registrazioni dal vivo e perfezionarle il più possibile. L'unica parte dell'imitatore (Marc Martel) è stata usata per i pezzi di cui non esistono registrazioni di Freddie, per esempio quando canta a se stesso 'Happy Birthday' al piano. Siamo tutti molto scrupolosi circa la qualità tecnica, ma devi bilanciarla con l'impatto emotivo. Vuoi l'energia dell'esibizione originale. Nessuno si siederà al cinema pensando, 'Oh mio Dio, c'è una piccola distorsione nella voce principale.' Pensi solo: 'Questo è eccitante!' Infatti è proprio quella piccola imperfezione ad aggiungere emozione. E poi quel concerto è così ben conosciuto che se cambi qualcosa rischi di essere 'inchiodato al muro'!"

La scena del Live Aid in Bohemian Rhapsody è straordinariamente realistica, grazie alla combinazione dell'audio originale, l'avanguardia del CGI, il regista, gli attori, i coreografi, il reparto costumisti e scenografi, tutti insieme impegnati a replicare ogni minimo dettaglio dei 21 minuti di quell'esibizione.

Ricorda Fredriksson: " Andai a vedere le prove agli inizi , in una piccola vecchia sala, dove stavano lavorando con questa fantastica coreografa, imparando ogni singola mossa dal momento in cui la band sale sul palco, in tempo reale. L'attenzione ai dettagli era fenomenale."
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Tape to tools

Shirley-Smith spiega perché presero la decisione di mixare da zero e di non ripercorrere i loro passi dal 2007. “A quel tempo Kris e io abbiamo fatto dei mix stereo e 5.1, sul desk Neve 88R agli Sphere Studios di Londra. Pensavamo che oggi avremmo potuto fare un lavoro migliore perchè le tecnologie migliorano di continuo. Poichè i mix del 2007 furono fatti su una console analogica, non potevamo usarli come punto di partenza. Abbiamo sempre avuto una copia nei nostri archivi, ma ricominciare ci diede anche l'opportunità di cercare i masters a 24 tracce negli archivi della BBC. Abbiamo eseguito i nostri trasferimenti dei masters usando Pro Tools HD IO. C'erano piccole differenze tra le due versioni.

Macrae: “In realtà abbiamo caricato l'intero nastro nella sessione Pro Tools per il mix 2007 del Live Aid, eliminato tutte le automazioni con l'eccezione di alcuni EQ sui toms (tamburi) e sui microfoni overhead per togliere dei feedback alla chitarra, alcuni fader (cursori) si muovono sul gruppo dei toms (tamburi) e sulle tracce aux su ogni coro, portando sù quelle parti dove necessario. Era una situazione insolita perchè d'abitudine imposto le sessioni manualmente, da zero. Non usiamo un modello predefinito. Anche se la band è la stessa, le esibizioni non sono mai uguali e serve molto tempo per impostare il lavoro.
Ascoltiamo tutto e poi decidiamo di cosa ha bisogno la sessione. A volte ti trovi con così tanti riverberi vocali in una sala che non hai bisogno di aggiungerne affatto.”
Fredriksson: “Carichiamo sempre interi concerti in una sessione Pro Tools, facciamo così dal 2002, quando abbiamo cominciato a pubblicare molti concerti live.
Un multitraccia da 2 pollici equivale a 17 minuti di registrato a 30ips (inch per seconds), ma in questo caso lo  avevano fatto girare a 15ips così la bobina poteva contenere l'intero concerto. In altri casi invece collegavano due macchinari. Poichè riportiamo sempre tutto il materiale in una sola sessione e poi lo consolidiamo, tutti i files finiscono per essere lunghi quanto l'intero concerto.

La sessione diventa come un lungo nastro analogico che non potrebbe esistere nella realtà.
Qualche volta ci sono delle significative sovrapposizioni su questi nastri dovute al fatto che usavano due macchinari; in quei casi li ascoltiamo tutti e scegliamo quale nastro ha il suono migliore da poter usare.”

Nessun aggiustamento

Mentre mixavano il Live Aid, il trio era nel panico per evitare di essere inchiodati al sopramenzionato muro. “Stava tutto nell'ottenere un suono potente,” commenta Macrae, “e mantenere l'atmosfera giusta, è una rock band che suona in uno stadio! L' obbiettivo principale era mantenerlo realistico e non creare un artefatto rielaborato, senza cambiare nessun contenuto audio, perciò non c'erano modifiche né aggiustamenti su quello che la band ha suonato e nessuna messa a punto. Le uniche cose che abbiamo aggiustato sono gli aspetti tecnici, come i ritorni (feedback) striduli. 

Il classico momento fu quando l'amplificatore della chitarra di Brian ebbe un guasto durante 'Crazy Little Thing Called Love', il risultato fu un fischio orribile che non ha una frequenza corretta rendendo difficile eliminarlo con l'EQ (plug.in). Per eliminarlo abbiamo invece utilizzato CEDAR Audio.



Nella parte in cui Freddie canta 'Ay-Ho', insieme alla folla, si sente uno dei roadie che sta accordando il basso e si percepisce nel PA (Public Address: un sistema di indirizzo pubblico è un sistema elettronico comprendente microfoni, amplificatori, altoparlanti e apparecchiature correlate. Aumenta il volume apparente di una voce umana, uno strumento musicale o altra sorgente sonora acustica o suono o musica registrata). 

Dato che vuoi sentire solo Freddie che canta insieme al pubblico, abbiamo fatto del nostro meglio per rimuovere quei rumori il più possibile. Essendo questo concerto così iconico, non potevamo prenderla sottogamba. Ogni nota incerta è stata lasciata intatta! Quella performance fu riconosciuta come una delle migliori di sempre così non volevamo alterarla aggiungendo un tocco moderno. Doveva rimanere autentica e naturale.”

Probabilmente l'unica cosa che abbiamo aggiunto per rendere tutto più elettrizzante è stata per fatta allo scopo di aumentare l'atmosfera che ha reso grandiosi i Queen.

Shirley-Smith: “ Paul Massey voleva ottenere un'atmosfera più realistica per una band che sta suonando in uno stadio. Su diverse registrazioni live hanno cercato di ripulire molti dettagli perdendo però l'atmosfera. Al contrario noi cerchiamo di mantenerla, perchè ti trasmette delle vibrazioni e lo abbiamo sicuramente fatto mentre mixavamo il concerto del Live Aid. Ma Paul voleva ottenerne ancora di più. I ragazzi della troupe parlavano addirittura di affittare uno spazio dove piazzare tutta l'attrezzatura tecnica (PA) e risuonare la musica.

A quel tempo i Queen + Adam Lambert si esibivano all' O2 Arena di Londra, erano previste delle riprese video perciò avevamo già piazzato diversi microfoni extra nella sala. Siamo tornati sulla sessione Pro Tools, stampato nuovi STEMS senza riverberi e ritardi e li abbiamo suonati attraverso l'attrezzatura (PA) all'O2 Arena, senza pubblico presente, e registrato”
Fredriksson: Abbiamo usato degli STEMS perchè poteva esserci la necessità di aggiustare il mix nella sala. Non sai mai come potrà suonare. Infatti tutta la musica live nel film è stata suonata attraverso quella PA , catturando quell' atmosfera. Però non abbiamo usato nulla di quel materiale per l'album della colonna sonora.

Un'altro episodio riguarda ' We Will Rock You'; nel film viene richiesto al pubblico di riprodurre il ritmo 'stomp-stomp-clap'. Ma per qualche ragione tutti lo fanno con il ritmo 'clap-clap-niente'. Nessuno aveva una registrazione pulita di una gigantesca folla che fa 'stomp-stomp-clap'. Così Brian si è offerto di far partecipare il pubblico dell' O2 Arena per rifarlo durante un momento di pausa. Ecco come abbiamo ottenuto una registrazione di 20.000 persone che fanno 'stomp-stomp-clap'!”
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L'ultima registrazione dal vivo(e qui comincia il delirio...)

La sessione di mixaggio di Pro Tools del concerto del Live Aid, completa dei due minuti dell'introduzione di Mel Smith e Griffin Rhys Jones, è organizzata in maniera eccezionale. 




Consiste di un totale di 90 tracce, divise in 6 sezioni: multitraccia originali, 15 tracce aux per gruppo di strumenti, 3 tracce masters, 15 aux Stem buses, 17 tracce stem stampate, 12 tracce effetti aux. Il print multitraccia a sua volta di divide in un totale di 22 tracce audio: 2 tracce per il pubblico, 2 tracce con i tom (tamburi) e batteria elettronica, due tracce overheads (microfoni), hi-hat (piatti charleston), kick drums (tamburi a calcio), rullante, basso, 2 tracce sintetizzatori, piano, chitarra acustica, 2 tracce di chitarra elettrica, una traccia per la voce di Freddie quando suona al piano, una traccia per il suo microfono a mano, e cori vocali per May, Taylor, Deacon e Spike Edney, quest'ultimo suonava anche le tastiere.

Queste tracce audio vengono poi trasmesse alle tracce dei gruppi aux associati, kick, rullante, kit, basso, chitarra, chitarra acustica, keys 1, keys 2, piano, 4 gruppi vocali dei cori, voce principale e pubblico.

Se la sessione fosse stata puramente audio il lavoro sarebbe terminato lì ma, poiché Macrae, Fredriksson e Shirley-Smith dovettero fornire gli Stems per il film, hanno indirizzato questi 15 gruppi di tracce strumentali a 15 corripondenti tracce Stem bus sotto la traccia master, e stampate su 17 tracce audio stem sottostanti. Al di sotto di queste tracce, in fondo alla sessione, ci sono 12 tracce di effetti aux con il solito assortimento di riverberi e ritardi. Uno di questi si chiama 'Splinge', un particolare effetto di ritardo audio molto amato dai Queen.

I tre ingegneri hanno usato un plug-in Brainworx bx_console sulle tracce audio originali.
“Il bx_console è una emulazione Neve del canale strip,” spiega Macrae, “che abbiamo usato per EQ e compressione, proprio come si farebbe con un normale canale sul desk. Aiuta ad amalgamare insieme il tutto. Al kick (tamburo a calcio) è stato applicato anche il Softube Summit Audio TLA-100A (compressore) per tenerlo al suo posto e rinforzarlo un po', indirizzato alla traccia aux effetto 'KlikCho' che aggiunge qualche D-Verb, con un riverbero medio non lineare.
“Il rullante, dopo il plug-in bx_console ha anche il Softube Summit Audio Grand Channel, aggiungendo l'EQ, compressione e saturazione, un passaggio sulla traccia audio 'Snare Echo' che ha un altro effetto D-Verb, con un piccolo riverbero non lineare, in più viene passato ad un altro aux di riverbero sul rullante con il Lexicon 480. Il basso e il piano hanno entrambi il UAD 1176 A (compressore), e il piano un passaggio su 'Piano Verb', e poi su Lexicon 480.
Entrambe le tracce delle chitarre elettriche vengono passate sullo 'Splinge' aux, che ha il Wave SuperTap Delay, impostato su un tipo di arrangiamenti casuali, per dare l'effetto del suono prodotto all'interno di un auditorium. Generalmente Brian non ama il riverbero sulla sua chitarra, preferisce il ritardo audio (delay).

“Dopo il plug-in bx_console, ancora una volta, entrambi i microfoni per la voce hanno il UAD 1176, impostato su un rapporto alto, con attacco e rilascio più veloci, catturando il passaggio più alto e forte.

Terzo nella catena è un UAD LA-2A, che è un compressore per rallentare e smussare, e più per i suoni e i livelli in generale. Dopodichè c'è un UAD Neve 1081 EQ e l'ultimo plug-in sull'inserto è il Tokyo Dawn Labs Nova, che è un compressore di frequenza per eliminare occasionali difetti. Qui si comporta come un plug-in de-esser.

Entrambe le tracce vocali hanno anche un passaggio al 'LV P N Hall' aux, che ha il Lexicon LX480, impostato al 'Medium Hall + Stage', e il 'LV TDL' aux, che ha il Waves H-Delay”.
Le tracce dei gruppi degli strumenti non hanno plug-in, a parte il Softube Transient Shaper sullo 'Snare Group' e il Waves REQ6 sul 'Guitar Group', e alcuni trattamenti sul 'Audience Group'  da  Avid EQ3 1-band e TDR Nova. 
Per il mixaggio stereo delle tracce del gruppo strumenti sono stati utilizzati il 'Sum=M=' aux che ha un UAD Massenburg Designworks EQ ed un compressore Avid Impact.
Tutte le automazioni del volume sull'audio si applicano sul gruppo delle tracce degli strumenti” chiarisce Shirley-Smith.

Sono stati applicati solo piccoli correttivi sul volume, ad esempio per ridurre una 's' o un 'pop' (effetto provocato sul microfono dalle consonanti esplosive tipo 'p' e 'b' mentre avviene la registrazione), o cambiamenti per correggere il fatto che, mentre si registrava, qualcuno aggiustava l'amplificazione del microfono" aggiunge Fredriksson. " Se non lo fai, questi particolari guideranno il lavoro del compressore nel modo sbagliato. Il plug-in Massenburg tira fuori un disturbo tipico del formato televisivo PAL, a 15.625kHz. Viene fuori questo 'squillo' che mi fa assolutamente impazzire, così dobbiamo estirparlo."

Durante il mixaggio ascoltavano il suono dagli altoparlanti Genelec: 8260A SAM con sub 7270A agli studi The Priory. 
Shirley-Smith: "Abbiamo anche un paio di NS10s, e poi ascoltiamo anche sulle casse del computer, cuffie auricolari, autoradio, radio mono, ecc. Devi anche ascoltarle nel mondo reale. Ascolto le tracce concentrandomi su di esse oppure senza prestare attenzione, mentre faccio altre cose. Meglio ancora se le suoni in un'altra stanza!"

I masters
Lo stadio finale, almeno per quanto riguarda l'album, era la masterizzazione.

Fredriksson: "lavoriamo con Bob Ludwig al Gateaway Mastering da almeno 15 anni ormai. Abbiamo passato un anno a rimasterizzare l'intero catalogo nel 2011, lavorando con i master stereo quando la band passò alla Universal Records. Quel lavoro fu svolto meticolosamente, dovevamo scavare negli archivi di tutto il mondo cercando nastri per esseri sicuri di avere la sorgente migliore possibile. Fu tutto masterizzato da Bob, e quelle sono le tracce contenute nell'album della colonna sonora. Il materiale nuovamente mixato è stato masterizzato da Adam Ayan, sempre a Gateaway.

Registrando il tema della Fox

Kris Fredriksson: "La band era andata a vedere una proiezione di prova, e tutti i film della Fox, cominciano con il loro tema musicale. Brian ebbe la brillante idea di rifarlo, per dare al film un inizio in grande stile e rendere chiaro il coinvolgimento dei Queen nel film.
Introduce il film magnificamente e dona un'identità precisa alla colonna sonora. Abbiamo finito per avere 66 tracce della chitarra di Brian più le percussioni di Roger.

Trovo ancora affascinante , dopo tutti questi anni, osservare il processo creativo di Brian. Aveva concepito l'intero arrangiamento nella sua testa, senza averlo mai suonato prima di andare in studio, disse: 'In che tonalità è?'. Poi si mise a suonare tutte queste parti alla chitarra in pochissimo tempo. Gli uscivano con naturalezza."

Justin Shirley-Smith: "E' un gran divertimento creare tutte queste armonie perchè lo fa così velocemente. Sono fatte in breve tempo e ovviamente devi avere moltre tracce pronte da registrare. Il segnale della chitarra di Brian viene trasmesso al pedale treeble booster e poi ad un'amplificatore Vox AC30, e poi lo registriamo con un Sennheiser 421 posizionato  sulla parte frontale e con uno Shure SM57 in quella dietro. Entrambi i microfoni passano attraverso il desk Neve VR e registrate direttamente in Pro Tools, su tracce separate. Capovolgendo la fase delle tracce e dissolvendole è stato aggiunto calore e corpo alla composizione finale permettendo di aggiungere un tocco di drammaticità al mix."


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