Durante il tour USA del 2006 Brian May, Roger Taylor e Paul Rodgers hanno rilasciato numerose interviste. Di queste oggi vi proponiamo quella rilasciata a Gorge Varga, giornalista dell'Union Tribute, da Roger e Paul. Le interviste a Roger sono sempre interessanti, sia per quanto riguarda la sua famosa schiettezza, sia per quanto riguarda le risposte mai banali che da. In questa intervista Roger parla degli anni d'oro, dalla celebre festa per la presentazione di Jazz nel 1978, alla scomparsa di Freddie e al ritorno con Paul Rodgers. A questo punto interviene anche Paul che esprime il suo punto di vista sulla sua partecipazione all'ambizioso progetto.
Balle! Questo è quello che il batterista dei Queen, Roger Taylor, ha da dire riguardo alcuni dei noti racconti di eccessi in stile rock'n'roll che ancora girano intorno alla sua ora riattivata band, 15 anni dopo la morte del suo carismatico cantante principale e frontman, Freddie Mercury.
Molti degli esempi più estremi - che includono nani e teste pelate e cocaina - sono inventati, dice Taylor, 56, membro dei Queen - adesso capeggiati da Paul Rodgers - domani sera alla Cox Arena.
Eppure questo esperto batterista e a volte cantante ammette che la reputazione di depravati che viene affibbiata ai Queen una volta scesi dal palcoscenico non è senza giustificazione. Le imprese passate della band sono diventate leggendarie, nonostante sia poco probabile che vengano pubblicate senza la protezione dell'anonimato.
Ci rido sopra adesso, dice Taylor con un un sogghigno di assenso. Era ridicolo, ed era deliberatamente decadente. Era piuttosto spaventoso, a dire la verità. Ricordo che mi sentivo un po' malato delle volte. Sai, in quei giorni, bisognava vivere. E noi abbiamo vissuto e ce la siamo spassata, ed è stato grandioso. Ma quella è un'altra era.”
Malgrado tutto, i più esperti Queenologi conosceranno almeno un racconto che è tutto tranne che una balla. E' successo nell'ora infame party del 1978 che la band tenne a New Orleans per celebrare l'uscita del suo settimo album, Jazz ed è così stupido e surreale che sembra una nuova scena uscita da Spinal Tap - The Director's Cut.
Ricordo che c'era un ragazzo lì il cui solo compito nella vita era quello di stare sdraiato sotto carne fredda, che in questo caso era patè di fegato, Taylor rievoca, parlando dalla sua casa inglese di campagna, a 40 miglia da Londra. Stava sdraiato sotto di essa e quando le persone si avvicinavano fremeva e la carne si muoveva. Infatti il suo motto era: 'Faccio muovere la carne.
E i Queen dove l'hanno trovato per la precisione?
Avevamo un ragazzo nel nostro libro paga il cui lavoro era esattamente quello di trovare persone come lui (per essere parte del divertimento), risponde Taylor.
Specialmente con Freddie, eravamo di un'arroganza senza freni. Mi guardo indietro e non posso credere a quanto eravamo arroganti. Freddie usava dire: 'Caro, è il talento (che vince)!
>Fine di un era
Mercury è morto per complicazioni dell'AIDS nel 1991, 18 anni dopo l'uscita dell'album di debutto dei Queen dal titolo omonimo. Un cantante insolitamente versatile e dotato, era a proprio agio e convincente sia quando cantava una ballad come Under Pressure sia mentre si lanciava in una canzone di pungente hard-rock come Killer Queen o scivolava in una canzone leggera tra le preferite sulle piste da ballo come Staying Power.
La voce potente di Mercury ha abbellito anche alcuni classici dei Queen come We Will Rock You, Another One Bites the Dust, Crazy Little Thing Called Love e Bohemian Rhapsody, e ha avuto una profonda influenza su chiunque: da Axl Rose e George Michael agli Spinal Tap. Tutti e tre sono apparsi nel 1992 concerto di raccolta fondi e sensibilizzazione verso il tema dell'AIDS, trasmesso internazionalmente, che si è tenuto in onore di Mercury allo stadio Wembley di Londra. Allo show, di cui sono stati ospiti ammiratori come i Metallica, David Bowie, Elton John e Liza Minnelli, gli Spinal Tap annunciarono che stavano accorciando la loro scaletta di 35 canzoni, perché Freddie avrebbe voluto così.
A parte questo concerto, la morte del loro carismatico cantante ha portato i Queen all'urgenza di fermarsi. Taylor e gli altri due supersiti membri fondatori della band - il chitarrista Brian May e il bassista John Deacon - si accorsero che era impossibile trovare qualcuno che potesse infilarsi nei panni di Mercury (o gli stivaletti da palcoscenico), proprio come i Led Zeppelin erano stati costretti a ritirarsi dopo la morte nel 1980 del loro batterista John Bonham.
Direi che era piuttosto paragonabile agli Zeppelin, Roger concorda.
Dicemmo 'Le cose stanno così. Freddie non si può rimpiazzare.' Ma allo stesso tempo, le persone erano interessate alla musica (dei Queen).
E Brian e io ci sentivamo responsabili di dovere mantenere viva la musica, senza limitarci a tirare avanti, sebbene la musica ci consentisse di tirare avanti molto bene.
Eravamo più shockati e devastati di quanto pensassimo. Brian e io ci mettemmo 5 anni ciascuno per riprenderci, e io non penso che John (Deacon) l'abbia mai superato.
Eravamo vissuti tutti così vicini gli uni con gli altri, per così tanti anni, che la morte di Freddie era proprio come un enorme buco sulla tappezzeria. Non penso nemmeno che avessimo nostalgia del fare un album o di fare un tour. Ma ci mancava lui, perché era una parte della nostra tappezzeria mentale.
Con Mercury a capo, i Queen erano una delle più grandi rock band mai esistite, con vendite di album di più di 150 milioni di album in tutto il mondo. La band è stata nelle album chart inglesi più a lungo di quanto persino i Beatles ci siano mai stati (1322 settimane contro le 1293 dei Fab Four). Il loro seguito multigenerazionale è rinato da quando Taylor e May hanno preso la decisione di riattivare i Queen, con Rodgers, per un tour, sebbene mancanti di un membro, l'anno scorso, che poi si è prolungato fino al 2006 e toccherà/ha toccato più continenti.
>L'aggiunta dell'artista solista Rodgers, il primo cantante principale della band inglese Free and Bad Company, è stata una sorpresa per molti.
Se qualcuno mi avesse mai detto che avrei preso il posto di Freddie nei Queen, mi sarei messo a ridere. Avrei detto: 'E' ridicolo! Come è possibile che succeda una cosa del genere? dice Rodgers, 56 anni, il cui stile rock di cantare roco e intriso di blues non c'entra niente con lo stile di Mercury leggero e quasi operistico.
Ma dopo avere suonato con May qualche canzone ad un concerto del 2004 in onore del 50esimo anniversario della chitarra Fender Stratocaster, Rodgers scoprì di avere un rapporto musicale istantaneo con il chitarrista. Più tardi, quello stesso anno, lui e May si sono uniti a Taylor per suonare allo speciale TV Music Hall of Fame, edizione UK, e i Queen erano ufficialmente rinati.
Sino ad allora, i Queen così rinnovati hanno rilasciato un doppio album live e registrato sold out per numerosi concerti. Il fatto che Rodgers non somigli per niente a Mercury è visto come un maggiore vantaggio a detta di tutti.
L'ultima cosa che volevamo era qualcuno che interpretasse Freddie Mercury, o che lo ricordasse seppur vagamente, dice Taylor.
Paul ha un'estensione straordinaria, alta come quella di Freddie. Ma la sua da alla nostra musica una connotazione blues con stravolgendole con un po' di soul e blues ed è stupendo. Freddie stesso era un grandissimo fan di Paul, così so che avrebbe approvato. Ed è grandioso avere qualcuno che è stato Paul Rodgers per più tempo di quanto noi siamo stati Queen.
Rodgers, che una volta è stato co-leader di una band che ebbe vita breve, i The Firm, con il primo chitarrista dei Led Zeppelin, Jimmy page, è d'accordo.
E' bene che io abbia una voce diversa, dice.
Perché se pensassi troppo al paragone... insomma, alla gente non interessa. I fan sono stati incredibilmente incoraggianti, in tutto il mondo. Loro non si aspettano che io sia Freddie Mercury, nello stesso modo in cui i miei fan non si aspettano che Brian sia Jimmi Page o (il chitarrista dei Bad Company) Mick Ralphs.
E' un problema di questo tipo: 'ti piace, e ti diverti?' Perché il fattore divertimento è molto importante. Con Freddie, era lo stesso - un senso di gioia con tutte le canzoni. E per noi è molto importante che siamo tutti amici; questo è ciò che fa funzionare le cose.
Secondo Taylor, tutti e quattro i membri originari dei Queen erano grandi fan della prima band importante di Rodgers, la band blues-rock Free. E Rodgers era, a sua volta, un fan dei Queen.
Non posso dire di essermi precipitato a comprare ogni album dei Queen, replica.
Ma ogni volta che li sentivo, ho sempre avuto grandissimi rispetto per il loro lavoro. Hanno fatto una grandiosa produzione, chitarre fantastiche, magnifiche armonie vocali, e il loro controllo della qualità era sempre da lode.
Interpreterò il ruolo che so meglio, ed è quello di cantante principale. Mi piace essere al centro del palco e cantare con tutto me stesso, e in verità è tutto quello che sto facendo. The Show Must Go On (dei Queen) è stupenda, e la facciamo (in concerto) dopo 'Bohemian Rhapsody.' E' una posizione che dice molto.
'The Show Must Go On,' non solo una canzone rock, né sta a significa che i Queen devono andare avanti, ma è la vita stessa che deve. Su ogni livello, con ogni cosa che fai, lo spettacolo deve continuare. E la mia responsabilità mantenere l'impegno preso.
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