Erano gli anni di fine ottanta quando realizzai che certe canzoni che mi piacevano fossero dei Queen… Il mio primo contatto visivo con loro l’ho avuto attraverso il video di ‘I Want it All’ che poi è uno dei video più potenti della band.
Mio padre era un batterista negli anni sessanta e ho sempre avuto a disposizione la sua batteria nella camera camino, così la prima cosa che feci dopo aver visto Roger Taylor battere la sua batteria come un diavolo, fu fare lo stesso sulla più piccola Sonor del 1967 che avevo a casa… in questa maniera ho iniziato a suonare la batteria e iniziato ad innamorarmi della musica dei Queen.
Guardando il kit con doppia cassa e tutto quel liquido (birra) schizzare dai timpani durante il video, e la band suonare così duro, si è schiuso qualcosa nel mio cuore. Il prossimo passo è stato fare lavoretti in casa ed essere retribuito dai miei genitori per avere le risorse necessarie per comprarmi i CD dei Queen nei negozi.
‘Queen II’ è stato un lampo a ciel sereno, Sheer Heart Attack il successivo, la voce di Roger mi ha dato calore e gli accordi di chitarra sulle sue canzoni nei Queen sono stati sempre differenti dalle altre canzoni… questo mi ha rapito! Il prossimo passo fu avere informazioni da mio padre sui rudimenti della batteria… Ero diventato ufficialmente un fan dei Queen ed un “batterista”… la mia adolescenza cambiò nella giusta direzione.
Dopo la morte di Freddie Mercury e gli anni di inattività dei membri della Band, nel 1994 andai a Londra per iscrivermi al Fan Club Internazionale dei Queen. Ho scoperto attraverso le fanzines che Roger Taylor avrebbe fatto un tour per il suo album ‘Happiness?’ e sorprendentemente diverse date in Italia… questa fu un’occasione che non potevo farmi sfuggire, così convinsi il mio impegnatissimo padre di andare a Roma e vedere assieme lo Show al Teatro Palladium. Ai tempi non c'era internet e non era facile comprare i biglietti o sapere qualcosa su un tour. Abbiamo preso alcuni biglietti telefonando a mio cugino a Roma e siamo riusciti a vedere quello che considero ancora il miglior concerto che ho visto... cantare canzoni dei Queen ad alta voce con altre persone, pazzi come me, è stato un momento incredibile della mia vita, la mia vita che consiste in musica ... la musica mi pompa nelle vene letteralmente.
La batteria e la voce di Roger mi hanno dato gioia durante tutta la mia giovinezza, ho sempre ascoltato ogni tipo di musica, dai Beatles agli Who, passando agli eroi del Soul quali Brown, Franklin, Redding, fino ai Creedence, ai Nirvana, ma quando Roger canta e suona la sua musica, il mio cuore e la mia mente si spalancano. Tutte le sue opere soliste sono geniali. Partecipare ad un concerto di Queen + Paul Rodgers 2005 è stato anche un momento saliente della mia vita nei concerti.
Nel 2011 la mia vita purtroppo è cambiata drasticamente. Ho perso mio padre a giugno ucciso dalla LSA e a dicembre ho avuto una grande esperienza nell'incontrare Roger, faccia a faccia, per la prima volta, dopo le sue prove a Guildford per il concerto natalizio della SAS Band. L'incontro è stato molto positivo, perché Roger è rimasto con me, la mia famiglia e altri quattro o cinque fan, fuori dal locale, con la sua Maserati che aspettava lì. E’ stato gentile a chiacchierare con noi, senza fretta. Sono rimasto molto sorpreso dalla sua umiltà, ha parlato con noi, al freddo, per circa un quarto d'ora e più tardi durante il concerto ci hanno informato che aveva l'influenza... Conosco artisti meno importanti che sono più distanti con i loro fan ... è davvero un gentiluomo.
Dopo questo incontro ho avuto un crollo emotivo pensando che mio padre mi ha portato a Roma per assistere a un concerto di Roger Taylor e stavo facendo lo stesso con mio figlio Diego... Questo è stato il punto di svolta per il libro. E vi dico perché.
Come batterista ho deciso di replicare un kit del periodo Queen e scelsi la Ludwig Silver Sparkle del "The Game" tour. Come fare? la risposta è stata, comprare pezzo per pezzo tutto l'hardware e la batteria... Ho praticamente iniziato scrivendo una scheda tecnica guardando i video, le immagini, i cataloghi e cercando via internet, relazionandomi con altri batteristi e fan. La prima pietra di quel muro è stata eretta e la voglia di farlo per altri suoi kit mi ha portato avanti.
I cinque anni successivi sono stati spesi per raccogliere tutte le informazioni su ogni singolo kit che ha suonato dal vivo, in studio o come ospite di altre band, quello che ne è venuto fuori è stato una monumentale "Taylorpedia".
Supportato moralmente e intellettualmente da molti amici nominati nei riconoscimenti del libro, ho conosciuto Nick Lauro, un buon Mersey (di Liverpool) Drummer, con un blog "thedrumdoctor.net" che mi ha aiutato a migliorare il mio inglese scritto.
Posso dire che Roger Takahashi, Joshua McCrae e Crystal Taylor sono state le persone chiave per completare questo progetto. Anche Emma Donogue della Queen Production mi ha aiutato a comunicare, come anche Nigel Burchett (l’attuale tecnico personale di Roger taylor).
Crystal nella sua grande esperienza con il ragazzo biondo, Geek Takahashi con la sua folle buona energia e conoscenza delle batterie, Joshua con molte informazioni e la consegna della bozza del libro a Roger Taylor, che tra l’altro è stato così gentile a rispondermi con una lettera scritta a mano con i suoi complimenti. Il batterista della Cornovaglia rispose a penna anche ad alcune domande che ho incluso nella cartella che ho spedito. Le domande e le risposte appaiono come un'intervista nel libro, come, è presente anche un'intervista molto interessante a Crystal, che si concentra principalmente sugli sforzi umani di essere un “roadie” piuttosto che sui "pettegolezzi".
Lo scopo del libro è davvero tecnico e musicale, invece di parlare della vita privata o dei cosiddetti "scoop" sui membri della band o quello che hanno fatto come rockstars lontano dal palco.
Il libro è diviso in tre parti in cui sono descritti, ogni kit di batteria o set-up di Taylor, incluse le modifiche con ulteriori dettagli hardware inclusi. Un grande lavoro con uno spettro che spazia dal suo primo kit negli anni '60, fino all'ultimo suonato nel 2018. Tra i capitoli, si troveranno molte nuove immagini e curiosità, estratti da interviste in cui il nostro eroe della batteria si riferisce ai suoi kit o al suo modo di suonare, i dettagli sui suoi rullanti e pelli, per esempio i loghi delle grancasse e ulteriori descrizioni con informazioni sul suo lavoro come artista solista, incluse collaborazioni e apparizioni con altri artisti.
Una cosa che si dovrebbe sapere quando si decide di scrivere un libro è che per usare le immagini è necessario il permesso del proprietario del copyright. Questo tipo di problema ha portato via molto tempo ed energie. Ho passato un anno a contattare tutti i fotografi possibili per ottenere immagini in cui fosse possibile vedere i kit di batteria di Roger Taylor in modo da poter mostrare bene ai lettori di cosa parlavo in quel capitolo. Alla fine ho raccolto 170 foto, una ricevuta anche da Brian May, altre da Mick Rock, Queen Production, Jim Jenkins, Paul Bird, membri dello staff come Peter Hince e Brian Zellis, con immagini mai viste e molte altre. Alcune foto sono mie, scattate durante il Tour del 2005 e il Q+AL Tour del 2012. Per adornare il capitolo sul “Happiness?" Tour, ho usato le foto di mio padre; scatti fantastici. L'immagine di copertina non poteva non essere quella di Thilo Rahn ... che magnifico scatto. La copertina posteriore è del mio amico siciliano Giancarlo Calò, altro fan pazzo.
Il sottotitolo del libro mi è stato suggerito da Joshua McCrae in una mail in cui ha scritto come oggetto “The Drums Of Roger Taylor una storia completa e concisa”... ma concisa sembra troppo simile a circoncisa e quindi ho eliminato quella parola e usato invece “dettagliata”! Scherzo...
Una delle cose più grandi di questo libro è la devoluzione dei profitti alla ricerca contro la SLA (già donati 2,400 Euro) e al Mercury Phoenix Trust (già donati 1,045 Euro).
Un libro su un batterista di una rock and roll band che aiuta direttamente chi ha bisogno di aiuto.
Grazie a tutte le persone che hanno supportato me e tutte le persone che mi scrivono complimenti per quello che ho fatto. Un grande servizio per voi, un grande successo per me, ma più importante di tutto, un grande aiuto per combattere questo tipo di malattie brutali.
Per maggiori informazioni su come ottenere un libro scrivetemi a dario.dinardo@hotmail.it